Antirughe tradizionali: ti sei mai chiesta perché non funzionano?

antirughe tradizionali

Alzi la mano chi non è rimasta delusa da uno dei tantissimi prodotti antirughe tradizionali! Sembra di essere a scuola durante un’interrogazione: nessuna mano alzata. Abbiamo a disposizione tantissime creme, sieri, peeling e trattamenti di ogni genere, più o meno aggressivi, che però non riescono a soddisfarci del tutto.

Non stiamo parlando di trattamenti invasivi, lifting o cose del genere che non amo particolarmente, ma di rimedi alla portata di tutte, comuni e meno impegnativi.

Si parla di peeling, creme e sieri vari, che invadono quotidianamente il mercato.

Tutte queste continue novità attirano facilmente l’attenzione perché siamo abituate a non vedere particolari effetti sul nostro viso e le promesse di ogni nuovo “miracolo” sono sempre allettanti.

A questa speranza si unisce un altro fattore che ci spinge a credere che possano funzionare davvero e agire sulle rughe: il prezzo.

Se costa tanto vuoi che non funzioni?

Tantissime creme con packaging meravigliosi e prezzi esorbitanti si rivelano poi sicuramente piacevoli ma poco performanti.

Oggi vediamo perché non riescono ad essere efficaci tutti questi prodotti e possono addirittura favorire l’invecchiamento della pelle, invece di arrestarlo.

Il primo problema di molti antirughe tradizionali: le sostanze filmogene

antirughe tradizionali

Tantissimi prodotti contengono importanti percentuali di queste sostanze, come siliconi, acrilici e isoparaffine.

Perché sono così ampiamente utilizzate?
Il motivo è molto semplice. Queste sostanze riescono a darti la sensazione di una pelle più levigata e “tirata”, come se realmente ci fosse una sorta di effetto lifting.

È una sorta di effetto placebo, molto utile solo a una cosa: farti sentire meno in colpa per aver speso centinaia di euro per una crema.

Meglio di niente, certo, ma la tua barriera cutanea non fa i salti di gioia quando si ritrova queste sostanze.

Vediamo perché.

La nostra pelle, quando è a contatto con l’aria, sente una leggera disidratazione e va subito a porre rimedio, generando il nostro fattore naturale di idratazione (NMF).

Cosa succede se applichiamo una crema che contiene sostanze filmogene?

La cute non riesce più a percepire la sensazione di disidratazione perché il contatto diretto con l’aria è “bloccato” da queste sostanze, che creano una sorta di pellicola tra la pelle e l’esterno.

In pratica, la pelle non “sente” più la mancanza dell’acqua e quindi non sintetizza NMF.

Facciamo un test insieme?

Se stai usando una di queste creme di alta profumeria, prova a non utilizzarla per 2 o 3 giorni.

In questo modo vedrai con i tuoi occhi come sta realmente la tua pelle e potrai decidere se continuare oppure cambiare prodotti per il viso.

Io ti fornisco le informazioni, poi è giusto che sia tu a valutare la scelta migliore per te stessa e per la tua pelle.

Il secondo problema degli antirughe tradizionali: la stimolazione del collagene

Povero collagene: gli fischieranno le orecchie un minuto sì e l’altro pure tanto che viene tirato in ballo per ogni cosa.

Ci sono in commercio tantissimi strumenti, aggeggi strani che propongono trattamenti in grado di stimolare il collagene.

Ho una notizia poco piacevole: il collagene non si può stimolare.

Ad esempio, il tanto celebrato microneedling.

Il microneedling è un trattamento dermatologico basato sulla ripetuta foratura della pelle con microaghi.

Conosciuto anche come dermarolling o terapia di induzione del collagene, il microneedling ha l’obiettivo di generare nuovo collagene e favorire il rinnovamento cutaneo.

Il problema è che il tipo di collagene che riescono a stimolare non è esattamente quello che vorrebbero: si tratta di un collagene fibrotico, riparativo. Non è il collagene che viene rigenerato dalla cute.

Quindi la pelle non migliora affatto, ma riduce solo le sue possibilità di ricreare nuovi strati.

Il terzo problema degli antirughe tradizionali: i trattamenti aggressivi che impoveriscono la cute

Quando parliamo della famosa doppia detersione o di una detersione che comunque è più aggressiva del solito, quindi che utilizza aggeggi e panni di vario genere, troviamo le stesse problematiche presentate dai peeling così famosi e pubblicizzati.

Quando la pelle viene aggredita da questi trattamenti, perde una buona parte delle proteine che ha in superficie e che giocano un ruolo fondamentale nella creazione del fattore naturale di idratazione.

Ti lascio immaginare cosa accade se dopo una detersione o un peeling aggressivi andiamo ad applicare una crema che contiene sostanze filmogene: una combinazione disastrosa per l’equilibrio e l’idratazione della pelle.

Ora so che potrebbe giustamente arrivare questa domanda:

“Ma stiamo parlando di rughe o di idratazione?”

L’idratazione della pelle è un elemento indispensabile per contrastare l’invecchiamento cutaneo.

Pensa che dall’idratazione della nostra superficie cutanea dipende il 66% dell’elasticità della nostra pelle.

L’elasticità è la chiave per far sì che le rughe mimiche tornino al loro posto e mostrino un viso meno segnato.

Quindi l’idratazione non è così poco importante direi…

antirughe tradizionali

E cosa possiamo dire dei peeling chimici più aggressivi usati come antirughe tradizionali?

Definiamo meglio il concetto di aggressivi: parliamo del peeling glicolico e di quello salicilico ad esempio.

Cosa succede alla nostra pelle?

Queste tipologie di peeling vanno a compromettere la concentrazione di calcio negli strati superiori dell’epidermide.

Cosa significa?

In pratica è come se, diminuendo la concentrazione del calcio, arrivasse un segnale alla pelle che le chiede di produrre un nuovo strato.

È un segnale forte, che richiede una risposta molto rapida.

Ma come sarà questo nuovo strato?

Sappiamo che ci vuole un mese perché la pelle formi naturalmente un nuovo strato.

In caso di “emergenza” lo strato non sarà perfettamente efficiente e la pelle che ci ritroviamo sarà più sottile del normale e più esposta all’azione degli agenti esterni.

Questo significa stress ossidativo ben più alto e pelle più predisposta alle macchie solari.

Non è esattamente quello che vogliamo, giusto?

Lo stesso discorso vale per la detersione.

Ti assicuro che non serve maltrattare la pelle, usare oli e decine di struccanti o pannetti vari per pulire il viso.

Rimuovendo troppo sebo andiamo a perdere una carica preziosa di antiossidanti.

Ti sento però che ti lamenti della pelle con troppo sebo (non dirmi la pelle mista, che non esiste!).

In questo caso, solo nella zona T, puoi saltuariamente fare una maschera seboregolatrice.

Quello che non è importante evitare di fare è pensare che alla pelle serve uno “sgrassatore”. Lasciamolo alla cucina!

Come possiamo invecchiare davvero bene, con un approccio pro-aging?

Prima di tutto butta uno sguardo all’INCI delle creme blasonate che magari stai utilizzando.

Valuta di provare cosmetici naturali e con principi attivi sicuri e realmente efficaci per l’idratazione e l’equilibrio della cute.

Detto questo, posso solo darti un consiglio importante, che va ben al di là dei prodotti.

Rispetta lo strato corneo della tua pelle.

Lo strato corneo di superficie è l’aspetto più importante della fisiologia: non si tratta di cellule “morte”, anzi, gioca un ruolo fondamentale per l’equilibrio, l’idratazione e l’elasticità della nostra pelle.

Per invecchiare bene e il più tardi possibile dobbiamo prenderci cura della nostra pelle, senza maltrattarla, stropicciarla e aggredirla.

Spero di averti aiutato a fare un po’ di chiarezza sui possibili effetti negativi di tanti antirughe tradizionali.

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Le loro storie bellissime sono accompagnate dalla prova visiva del loro percorso: le foto prima e dopo, per vedere i reali miglioramenti del viso.

Qui sotto trovi le foto che le clienti si sono scattate prima di iniziare e un po’ di tempo dopo aver provato i nostri prodotti.

Guarda con i tuoi occhi le differenze, la luminosità, la compattezza della pelle:

I risultati di bSoul sono attestati da Aiab e Vegan ok, due degli enti certificatori più importanti del panorama cosmetico, oltre all’autorevole studio clinico dei laboratori QCertificazioni effettuato su 40 donne volontarie.

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Test in vivo effettuato su volontari per supporto claims cosmetici

Lo scopo dello studio è quello di dimostrare l’efficacia clinica in vivo dei prodotti del kit di normalizzazione fisiologica della pelle.

L’ente certificatore, denominato QCertificazioni, guidato dal responsabile scientifico Dottor Lorenzo Domini, Dottore in Ricerca in Farmacologia Clinica presso l’Università di Siena, ha certificato la qualità e la funzionalità dei prodotti in oggetto.

Dai test effettuati su 40 donne, in soli due mesi di trattamento sono stati rilevati miglioramenti impressionanti.

Di seguito le conclusioni del test:

·        riduzione strutturale delle rughe

·        riduzione del ph cutaneo

·        miglioramento dell’idratazione superficiale

·        idratazione più profonda già dopo 30 giorni, suscettibile ad ulteriore importante aumento dopo 60 giorni

·        miglioramento dell’elasticità cutanea

·        effetto antieritema per riduzione dei rossori già a 30 giorni dall’inizio trattamento

·        miglioramento della trama cutanea già dopo 30 giorni

Qui trovi lo studio completo se ti va di leggerlo:

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Il nostro metodo si basa su 3 principi cardine, che lo rendono: concentrato, sicuro e innovativo.

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Parola di Martina Bindi,
creatrice del metodo “bella senza trucco a 50 anni

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